Casi frequenti

Ho un provvedimento che regola gli incontri con mio/a figlio/a, ma non riesco a vederlo/a, l’avvocata mi può aiutare?

Sì. L’ordinamento tutela il diritto dei minori alla bigenitorialità e prevede dunque vari strumenti che consentono di dare esecuzione ai provvedimenti relativi alle visite genitoriali in via forzosa, cioè quando essi non vengono attuati spontaneamente: si va dalle sanzioni al genitore che impedisce le visite a misure di coercizione indiretta.
Tuttavia, in questo campo, l’attuazione coattiva è un tema molto complesso e delicato, sia perché coinvolge le persone, e non le cose, sia perché l’inosservanza delle visite può dipendere da molti fattori, sia perché ricorrere ad uno strumento non adeguato al caso rischia talvolta di innescare delle escalation difficilmente recuperabili.
In queste situazioni, è quindi indispensabile affidarsi ad un legale che abbia maturato una competenza specifica nel settore.

Stiamo per sposarci/unirci civilmente/iniziare a convivere, in cosa ci può essere utile una consulenza dell’avvocata?

Creare una famiglia, in qualsiasi forma, comporta conseguenze sia personali che patrimoniali, di cui è importante essere consapevoli: in base alla propria situazione specifica, la coppia può ritenere preferibile optare per il matrimonio o per la registrazione della convivenza.
Nel caso della scelta matrimoniale, può essere utile sapere quale tipo di regime patrimoniale (comunione-separazione-fondo patrimoniale-convenzioni matrimoniali) sia più consigliabile, a seconda del tipo di attività svolta e di capacità economica posseduta. Inoltre, se i partner sono di nazionalità diversa, merita attenzione la questione della legge (italiana o straniera) applicabile al rapporto.

Non riesco a mettermi d’accordo con il/la mio/a ex sulla gestione della DAD, posso rivolgermi all’avvocata?

Sì. La gestione della didattica a distanza attiene all’esercizio della responsabilità genitoriale: il supporto legale può agevolare l’auspicabile raggiungimento di una soluzione conciliativa.
Nell’ipotesi in cui ciò non fosse possibile, potrebbe rendersi necessaria un’azione dinanzi al Tribunale o al Giudice Tutelare, a seconda dei casi.

Da quando mio/a figlio/a si è separato/a, non riesco più ad incontrare il mio nipotino, l’avvocata mi può dare una mano?

Sì. La riforma della filiazione del 2013 ha riconosciuto il diritto dei nonni di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni.
In particolare, l’art.317bis del codice civile stabilisce che, se viene impedito l’esercizio di questo diritto, è possibile ricorrere al Giudice.

Ho un genitore anziano e vivo lontano: l’avvocata mi può aiutare a tutelarlo?

Sì. A protezione della persona e del patrimonio di chi si trova nell’impossibilità di provvedere da sé ai propri interessi è previsto l’istituto dell’amministrazione di sostegno: per attivarlo è necessario presentare domanda al Giudice Tutelare, a mezzo di avvocato.
La figura dell’amministratore di sostegno è richiesta per l’inserimento nelle strutture residenziali e per agevolare i rapporti con gli istituti bancari e previdenziali.

Il/la mio/a ex è sparito/a e io devo gestire mio figlio da solo/a, cosa posso fare?

In casi come questo, quando vi sia pregiudizio per il minore perché il disinteresse dell’altro genitore ostacola la gestione delle decisioni che lo riguardano (iscrizione scolastica, rilascio dei documenti, cambio di residenza, interventi e trattamenti sanitari), è possibile ottenere l’affido esclusivo o superesclusivo, facendone domanda al Giudice.